Zum Inhalt springen

Interview 2014


Empfohlene Beiträge

Gerade eben gefunden- recht "aktuelles" Interview mit Gigi vom 8. September 2014:

http://www.liberoquotidiano.it/news/musica/11686657/Gigi-D-Agostino--il-maestro.html

"Adorato da tanti, snobbato dai soliti, conosciuto da tutti. Lui è Gigi D'Agostino, il re della dance. Il dj capace di riempire una discoteca in qualsiasi momento e di mobilitare un esercito di fan pronti a seguirlo pure in capo al mondo. Lo conferma lui stesso quando dice: "La prego di scusarmi infinitamente per il ritardo. E' stato un agosto incredibile". Come la sua carriera. Come la storia di chi può dire di aver giocato sempre e solo nella Serie A della dance.

Il suo background musicale è di ferro, spesso i suoi set sembrano dei concerti.
"Non so se sia di ferro, so solo che è colmo di differenze, di distanze, di incoerenze. Ogni mia serata ha il suo scenario, il suo stato d'animo. Mi piace intrattenere il pubblico con ritmi e melodie o con loop ipnotici privi di melodia ma capaci di generare riti magici. Nessuna impostazione, solo improvvisazione".
Non crede che tanti artisti della scena Edm siano in debito nei suoi confronti?
"Non mi devono nulla. Bisogna fargli solo un grande applauso. In giro ci sono dei brani veramente belli, in grado di donare emozioni e di dare nuovi spunti al cammino della musica da ballo".
La dance odierna non le dispiace, insomma...
"Cambiano gli strumenti e i metodi di ascolto. Ma una melodia non si evolve: o ti fa sognare o ti annoia. Brani come Wake Me up di Avicii oTitanium di Guetta sono belli solo perché etichettati come Edm? No, sono pezzi dance e basta. E sono meravigliosi. Lo sarebbero stati anche se fossero usciti 20 anni fa, con suoni e compressioni differenti".
Lei quando torna alla carica?
"Ho sempre pagato prezzi altissimi per mantenere libera la mia libertà. Non sono e non voglio essere l'uomo dei singoli. Voglio essere l'uomo che suona per passione, senza tempistiche che pongono dei limiti".
Diciamo che ha bisogno dei suoi spazi.
"Nel mio studio c'è tutto il disordine di cui necessito. Nel senso che lì trovo l'essenziale per poter dare vita a qualsiasi suono o ritmo. L'ordine potrebbe dare una priorità a una cosa o all'altra. Voglio che sia il momento a decidere delle cose, in modo incondizionato".
Lo sente ancora Gianfranco Bortolotti (è stato il discografico di Gigi ai tempi di Media Records, ndr)?
(Sorride) "Chi, quello dei fagioli?".
Quanto pesa l'assenza di un personaggio come lui nel panorama discografico?
"Volevo informarla che non sono ancora morto…".
Visto che non affronta l'argomento volentieri, almeno ci dica che ricordo conserva, a livello umano, di questa lunga esperienza...
"Nell'autunno '95 chiesi di poter fondare un'etichetta con dei principi precisi: libertà dei suoni, dei ritmi, dei tempi. In Media mi dissero che avevano una label dove in passato avevano pubblicato dei brani e che in quel momento non era in uso. Il nome era BXR (dal latino Brixia, Brescia,ndr). Ricordo il primissimo Bxr 1001, il 1002, il 1003. Ricordo benissimo le ragioni del blocco della pubblicazione del 1004. Il resto ho preferito rimuoverlo. Però le dico che nella mia carriera sono sempre riuscito a portare avanti quelle rivoluzioni che sembravano impossibili. Per me è stata questa la cosa più importante".
Tra il 2002 e il 2003 sparì dalla scena musicale per motivi di salute. Quel periodo concise con la separazione artistica dal suo musicista Paolo Sandrini.
"Sì, ho avuto problemi di salute all'inizio del 2002 e sono sparito per un po' dalla musica. Ma la musica non è sparita da me, anzi mi ha aiutato tantissimo. Non ci fu nessuna separazione anche perché non esisteva nessun tipo di legame. Non ho mai avuto un musicista, ho sempre avuto delle visioni molto chiare sulla musica, sui ritmi. Ho sempre saputo cosa volevo, come lo volevo. A volte c'era qualcuno con me e si lavorava insieme, altre volte lavoravo da solo. Se qualcuno apprezza le mie visioni e ha voglia di lavorare con me, si cammina insieme. Ma se si vuole essere liberi, non bisogna legarsi a nessuno".
Sente di dover fare ancora altro per la musica?
"Tutto quello che posso, lo faccio da sempre, quotidianamente. L'essenziale fondamentale: non mi adeguo".
Ha mai detto basta?
"Sognavo la danza e ho ballato come un pazzo ogni volta che ho potuto. Sognavo di far ballare la gente facendo il dj e dall'86 ad oggi credo di aver contribuito anch'io a far ballare milioni di persone. Sognavo di essere libero, di non sporcare le mie passioni con le leggi del mercato. Sognavo di scrivere una canzone che potesse urlare il mio amore a tutto il mondo. Ho realizzato tutto, tutto, tutto! Ma i sogni rimangono tali per sempre, se non sono solo dei presuntuosi capricci. Quindi non dico basta. Dico ancora. E per sempre".
Chi è Gigi D'Agostino, oggi?
"Oggi deve ancora finire. Me lo chieda domani…"

Habs so grob im Netz übersetzt gelesen...aber leider nicht alles verstanden. Wenn jemand inhaltsmäßig noch was auf Deutsch oder Englisch zusammenfassen möchte- denke das ist hier hilfreich, weil die meisten wohl nicht fließend italienische sprechen und lesen können :-) Danke :-)

Bearbeitet von Erdbeer Wolf
  • Like 1
Link zu diesem Kommentar

Interessant in seine Gedankenwelt einzutauchen.

Auch war mir neu, dass er 2002-2003 an Gesundheitlichen Problemen litt. Die Trennung zu Paolo Sandrini deutet er meiner Meinung nach dort auch an. Es gibt laut ihm Künstler, die seine Visionen von Songs akzeptieren und mit denen er zusammen Arbeiten kann und andere, bei denen diese Bindung nicht funktioniert"

Was ich aber nicht verstehe:

Er spricht darüber, wie (er?) das BXR Sublabel ab 1995 leitete und sich noch an die Gründe für das Blockieren der Veröffentlichung "BXR 1004" erinnert.

BXR 1004 ist Picotto's "My House / Bakerloo Symphony -Remix-" Vinyl, welche aber eigentlich rausgekommen ist:

http://www.discogs.com/Mauro-Picotto-My-House-Bakerloo-Symphony-Remix-/release/209372

Genau auf dieser angeblich "geblockten" Vinyl ist der "Tranxacid Mix" von Bakerloo Symphony, welcher später als Remix von Gigi & Picotto's Angels' Symphony gelistet wurde... hmmm, Zufall? :kopfkratzen:

Bearbeitet von hlennarz
  • Like 1
Link zu diesem Kommentar

Hier die Übersetzung (ohne Gewähr auf Richtigkeit!):

Verehrt von vielen, verachtet von den üblichen, allen bekannt. Er ist Gigi D’Agostino, der König des Dance. Der Dj, der jederzeit in der Lage ist eine Diskothek auszufüllen und eine Armee von Fans mobilisieren kann, die ihn ans Ende der Welt folgt. Es bestätigt dies, wenn er sagt: “Ich entschuldige mich unendlich für die Verzögerung. Es war ein unglaublicher August”. Wie seine Karriere. Wie die Geschichte von jenen, die sagen können, sie haben nur in der ersten Liga des Dance gespielt.

Ihr musikalischer Hintergrund ist gewaltig, ihre Sets wirken oft wie Konzerte.

Ich weiß nicht, ob es gewaltig ist, ich weiß nur, dass es voll von Unterschieden, von Abständen, von Inkonsistenzen ist. Jeder meiner Abende hat seine Leidenschaft, seine Stimmung. Ich mag es das Publikum mit Rhythmen und Melodien oder mit hypnotischen Loops ohne Melodie aber die fähig sind magische Riten zu erzeugen zu unterhalten. Keine Vorgabe, nur Improvisation.

Glauben sie nicht, dass viele Künstler aus der Elektronsichen Dance Musik Szene ihn ihrer Schuld stehen?

Sie schulden mir nichts. Sie müssen nur einen großen Applaus geben. Es gibt einige wirklich schöne Lieder, die in der Lage sind, Emotionen zu spenden und neue Einblicke auf den Wegen der Musik des Tanzes geben.

Der Dance von heutzutage gefällt ihnen also nicht...

Die Instrumente und die Methode des Zuhörens ändern sich. Aber eine Melodie ändert sich nicht: entweder sie lässt dich träumen oder sie langweilt dich. Lieder wie Wake Me Up von Avicii oder Titanium von Guetta sind schön, nur weil sie als Edm gekennzeichnet sind? Nein es sind Dance Stücke und aus. Und sie sind wunderbar. Sie wäre es auch, wenn sie 20 Jahre zuvor gekommen wären, mit verschiedenen Klängen und Kompressionen.

Wann kehren Sie in den Kampf zurück?

Ich habe immer einen hohen Preis bezahlt, um meine Freiheit zu erhalten. Ich bin nicht und ich will nicht die Person eines Einzelnen sein. Ich möchte die Person sein, die mit Leidenschaft spielt, ohne Fristen, die einen begrenzen.

Sagen wir, Sie brauchen ihre (Frei)Räume.

In meinem Studio gibt es all die Unordnung, die ich brauche. In dem Sinne, dass ich es wichtig finde, jedem Ton und Rhythmus leben zu geben. Die Anordnung gibt möglicherweise eine Priorität für das eine oder andere. Ich möchte, dass ich der Moment bin um dies zu entscheiden, auf vorbehaltloser Art.

Gibt es noch eine Verbindung zu Gianfranco Bortolotti?

(Lächelt) Wer, welche von den Bohnen?

Wie schwer wiegt das Fehlen einer Figur wie er in der Discographie?

Möchte Sie informieren, dass ich noch nicht gestorben bin.

Da Sie auf dieses Thema nicht sehr gut zu sprechen sind, erzählen Sie uns zumindest, welche Erinnerungen Sie behalten haben, auf menschlicher Ebene, von dieser langjährigen Erfahrung.

Im Herbst '95 forderte ich eine Marke zu gründen mit bestimmten Prinzipien: Freiheit der Töne, der Rhythmen, der Zeit. Bei Media erzählte man mir, dass sie ein Label hätten, wo sie in der Vergangenheit Lieder veröffentlichten und das dies zu dieser Zeit nicht in Verwendung war. Der Name war BXR (vom lateinischen Brixia, Brescia). Ich erinnere mich an die ersten Bxr 1001, 1002, 1003. Ich erinnere mich sehr gut an die Gründe der Blockierung der Veröffentlichung von 1004. Den Rest hab ich beschlossen zu entfernen. Aber ich sag ihnen, dass ich es in meiner Karriere immer geschafft hab die Revolutionen, die unmöglich schienen, voranzutreiben. Für mich war das das Wichtigste.

Von 2002 bis 2003 verschwanden Sie aus der musikalischen Szene wegen gesundheitlichen Gründen. Dieser Zeitraum überschnitt sich auch mit der künstlerischen Trennung vom Musiker Paolo Sandrini.

Ja ich hatte gesundheitliche Probleme Anfang 2002 und habe mich von der Musik eine Weile zurückgezogen. Aber die Musik hat sich nicht von mir getrennt, vielmehr hat sie mir sehr geholfen.

Es gab keine Trennung, weil es nie eine Bindung gab. Ich hatte noch nie einen Musiker, hatte immer nur eine sehr klare Vision der Musik, der Rhythmen. Ich wusste immer, was ich wollte, wie ich es wollte. Manchmal gab es jemanden, der mit mir zusammenarbeitete, ein anderes mal arbeitete ich alleine. Wenn jemand meine Visionen teilt und mit mir zusammenarbeiten will, dann gehen wir gemeinsam. Aber wenn man frei sein will, bindet man sich an keinen.

Haben Sie das Gefühl noch mehr für die Musik zu tun?

Alles was ich kann, ich mach es immer, tagtäglich. Das Wichtigste: mich nicht anpassen.

Haben Sie es jemals satt?

Ich träumte vom Tanz und ich tanzte wie ein verrückter, jedesmal wann ich konnte. Ich träumte davon die Menschen zum tanzen zu bringen, ich mache den DJ und seit 86 bis heute, glaube ich, habe ich Millionen von Menschen dazu gebracht zu tanzen. Ich träumte davon frei zu sein, meine Leidenschaft nicht von den Gesetzen des Marktes zu beschmutzen. Ich träumte davon ein Lied zu schreiben, welches meine Liebe in die ganze Welt schreien kann. Ich habe alles, alles, alles verwirklicht. Aber die Träume bleiben immer so, wenn sie nicht nur anmaßende Launen sind. Also spiele ich noch nicht genug. Ich spiele nochmal. Und für immer.

Wer ist Gigi D’Agostino heute?

Heute ist noch nicht zu Ende. Fragen Sie mich morgen....

Bearbeitet von Moosi
  • Like 7
Link zu diesem Kommentar

Absolut, da stimme ich dir zu, Sotto. Ich finde auch wieder toll wie er das Ganze formuliert. Für mich besonders hervorzuheben:

"Es gab keine Trennung, weil es nie eine Bindung gab. Ich hatte noch nie einen Musiker, hatte immer nur eine sehr klare Vision der Musik, der Rhythmen. Ich wusste immer, was ich wollte, wie ich es wollte. Manchmal gab es jemanden, der mit mir zusammenarbeitete, ein anderes mal arbeitete ich alleine. Wenn jemand meine Visionen teilt und mit mir zusammenarbeiten will, dann gehen wir gemeinsam. Aber wenn man frei sein will, bindet man sich an keinen."

und...

"Ich träumte davon frei zu sein, meine Leidenschaft nicht von den Gesetzen des Marktes zu beschmutzen. Ich träumte davon ein Lied zu schreiben, welches meine Liebe in die ganze Welt schreien kann. Ich habe alles, alles, alles verwirklicht. Aber die Träume bleiben immer so, wenn sie nicht nur anmaßende Launen sind. Also spiele ich noch nicht genug. Ich spiele nochmal. Und für immer."

Danke auch an Moosi für diese schöne, sicher recht treffende Übersetzung :-)

Link zu diesem Kommentar

Klingt so wie er ist. Nur mit dem- ich hatte keinen Musiker- macht er es sich für sich einfach. Zum Zusammenspiel- Mitarbeit- Hilfe- wie auch immer man es nennen mag, braucht es immer zwei. Eine Seite wird dann immer enttäuscht sein und es kann kaum im guten auseinander gehen.

Ps: danke für die tolle Übersetzung!!!!!

Link zu diesem Kommentar

Schönes Interview von unserem Meister!!!!

Hoffentlich hört man seine Musik noch lange in dieser Welt!!!!

Vielleicht bald mal wieder mit einem neuen Album, wobei ich glaube das es nicht mehr dazu kommen wird!!!

Ist aber nur meine Meinung!!!

Zum Glück machen Künstler wie MR. Dendo, Federico Romanzi noch ähnliche Musik wie unser Meister!!!

Link zu diesem Kommentar

Erstelle ein Benutzerkonto oder melde Dich an, um zu kommentieren

Du musst ein Benutzerkonto haben, um einen Kommentar verfassen zu können

Benutzerkonto erstellen

Neues Benutzerkonto für unsere Community erstellen. Es ist einfach!

Neues Benutzerkonto erstellen

Anmelden

Du hast bereits ein Benutzerkonto? Melde Dich hier an.

Jetzt anmelden
  • Wer ist Online

    • Keine registrierten Benutzer online.
×
×
  • Neu erstellen...